Bécache, Jean (1911-1985)

Biografia realizzata da Jean-Gabriel Davis e Hervé Roten basata sulla testimonianza di Pierre Bécache

 

La dinastia Bécache : da rabbino a musicista

Il nonno di Jean Bécache, Shalom Bécache, è nato a Bombay nel 1848. Era originario di Bagdad e parlava l’arabo iracheno. Durante un pellegrinaggio a Safed, si innamorò follemente di una giovane donna algerina e la seguì in Algeria, dove divenne rabbino della sinagoga Ben Thoa, la più piccola sinagoga di Algeri, dove si cantavano melodie algerine ed irachene. Shalom Bécache ha anche fondato una tipografia ebraica ad Algeri (in particolare ha curato dei libri di Jules Verne tradotti in ebraico) e ha contribuito a dei periodici ebraici. A livello culinario, ha importato ricette irachene in Algeria, incluso il modo molto personale della famiglia Bécache di preparare il harosset (1) con il miele di datteri.

Ben Sion Bécache, il figlio maggiore di Shalom Bécache, era professore (agrégé) in lingue orientali e parlava l’arabobekache002.jpg classico e dialettale, l’ebraico, l’aramaico ed il siriaco. Durante la guerra del 1914 fu ufficiale di marina, effettuò lo sbarco dei Dardanelli e andò a Salonicco.
Ben Sion Bécache ebbe 5 figli: Jean (Charles), medico e musicista, nato il 28 giugno 1911, ha ricevuto diversi premi al conservatorio di Algeri in contrabbasso, violoncello, composizione ed armonia; Elysée, suo fratello, anche lui medico, ha ricevuto un 1° premio di violino; un altro fratello, Ary, suonava il violino ed era psichiatra; Mathieu suonava l’oboe, il corno inglese ed era giudice; infine Mireille era pianista e farmacista.

La 2a guerra mondiale

Nel 1935-36 Jean Bécache lascia l’Algeria e si stabilisce in Francia. Suo figlio, Pierre Ben Sion Bécache, nasce il 14 giugno 1938 a Livry Gargan (93).

Alla vigilia della guerra nel 1939, Jean Bécache è richiamato alle armi come medico della Gardia mobile a Drancy. Consapevole del pericolo, manda la moglie e il figlio ad Algeri, dove Pierre cresce dal 1939 al 1945. Nel 1940, Jean, che non si era fatto registrare come ebreo dalle autorità, continua il suo lavoro di medico della Guardia mobile. nonostante l’occupazione e le prime misure antisemite (2).

Qualche tempo dopo, è convocato nell’ufficio del suo colonnello dove si trova anche un ufficiale delle SS. Il colonnello gli chiede se è ebreo. Jean Bécache risponde negativamente. Ma non appena finito il colloquio, fugge in bicicletta a Moulins, attraversa la linea di demarcazione, prende un treno per Marsiglia, e poi una nave per Algeri. Va alla gendarmeria di Algeri, sostenendo di essere un prigioniero evaso. Nonostante ciò, è arrestato a casa sua poco dopo e internato nel carcere di Barbarossa, con un falso motivo, dalla gendarmeria francese che lo accusa di aborto, pratica all’epoca severamente vietata. Durante la sua permanenza di 3 o 4 mesi in prigione (sarà finalmente rilasciato, la sua cartella è vuota), incontra ebrei e comunisti e aderisce al loro movimento di resistenza. Nella notte tra il 7 e l’8 novembre 1942, Jean neutralizza la Grande Posta, al fine di facilitare lo sbarco degli alleati che riconquistano Algeri senza sferrare un colpo.

carte_id_becache.jpgCombatte poi in Tunisia, partecipa allo sbarco in Sicilia, alla campagna d’Italia (in particolare con la battaglia di Monte Cassino), allo sbarco in Provenza, ed infine alla campagna di Francia.

Jean Bécache avrà trascorso un totale di 3 anni sul fronte come comandante di ambulanza.

La sua famiglia torna in Francia dopo l’8 novembre 1945.

Jean Bécache, compositore, trascrittore e musicista

In Algeria, Jean Bécache ha studiato musica. Titolare di diversi premi di conservatorio, ha suonato anche nei caffè e ha trascritto molte arie liturgiche di rito algerino, oltre a dei piyyoutim (poesie religiose). Durante la guerra ha continuato a scrivere musica, soprattutto nei periodi di licenza, ed a comporre melodie basate sulla musica arabo-andalusa. Come comandante d’ambulanza, faceva cantare melodie arabo-andaluse alle due infermiere ed all’autista arabi che lo accompagnavano e che trascriveva in spartiti musicali. 
Dopo la guerra, Jean Bécache ha pubblicato una serie di spartiti, composizioni, suite orchestrali di musica arabo-andalusa e trascrizioni liturgiche. Infine, è stato membro dell’orchestra del 13 ° arrondissement di Parigi e direttore dell’orchestra municipale di Aulnay-sous-Bois.
Jean Bécache è morto il 19 dicembre 1985 ad Alfortville. È sepolto nella sezione israelita del cimitero di Pantin.


(1) Il harosset è un insieme di frutti macinati che viene utilizzato la sera del Seder pasquale. Ricorda la malta, che gli schiavi ebrei usavano in Egitto per realizzare i mattoni necessari alla costruzione.
(2)  differenza della maggioranza degli ebrei algerini che avevano ottenuto la cittadinanza francese in virtù del decreto Crémieux nel 1870, Shalom Bécache, che era un suddito inglese, aveva ottenuto la naturalizzazione francese al suo arrivo ad Algeri. Di conseguenza, la sua famiglia rimase francese nonostante l’abrogazione del decreto Crémieux l’8 ottobre 1940.

Consultare la biobiografia completa di Jean Bécache effettuata da suo figlio Pierre Bécache

Consultare il descrittivo del fondo Bécache

Consultare i nostri achivi su Jean Becache

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