Samoun, Marlène

Nelle sue interpretazioni, Marlène Samoun offre una visione rinnovata e calorosa di un repertorio variegato in cui si incrociano melodie ebraiche del Mediterraneo e dell’Europa orientale, standard jazz e gospel. Da Cordoba ad Istanbul, da Tetouan a Salonicco e nel profondo sud degli Stati Uniti.

In un desiderio di creazione e di scambio, Marlène Samoun persegue un dialogo esultante con i suoi musicisti, Pascal Storch alla chitarra ed alle percussioni e Rachid Brahim-Djelloul al violino ed al canto…

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Due album, “Notches Notches” e “Sur la route”, sono stati consacrati alle musiche liturgiche ebraiche e profane della Spagna medievale, del Maghreb, dell’Europa orientale e dei Balcani.

Marlène Samoun è stata solista in diversi ensemble jazz, un coro gitano classico ed un gruppo gospel.

Tiene regolarmente dei concerti, in Francia ed all’estero, con i suoi musicisti, Olivier Hutman (piano), Emek Evci (contrabbasso), Pascal Storch (chitarra), Rachid Brahim-Djelloul, Franck Natan o Alain Viau (violino) e Alain Douïeb (percussione).

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