
di Hervé Roten*
Nato a Ginevra il 24 luglio 1880 e morto il 15 luglio 1959 a Portland (Stati Uniti), Ernest Bloch è un compositore, violinista, direttore d’orchestra e pedagogo svizzero naturalizzato americano, la cui opera è profondamente segnata dalla sua identità ebraica.
Come osserva Gil Pressnitzer nella recensione Esprits Nomades, « Bloch non ha mai avuto la prestesa di imitare il vocabolario della musica ebraica riprendendone il folklore e le sue forme, ha voluto riscoprire lo spirito biblico e magnificare la storia del popolo ebraico attraverso la sua musica originale ». Bloch diceva del suo lavoro: « Non è mia intenzione né mio desiderio di lavorare al restauro della musica ebraica. Non voglio basare la mia musica su melodie più o meno autentiche. Non sono un archeologo. Credo che la cosa più importante sia quella di scrivere della musica sincera e buona, la mia. Quello che veramente mi interessa è lo spirito ebraico. Quest’anima complessa, ardente, inquieta che la Bibbia fa vibrare in me. Il vigore dei Patriarchi, la violenza del Libro dei Profeti, l’amore ardente della giustizia, il dolore e la grandezza del Libro di Giobbe, la sensualità del Cantico dei Cantici. Tutto ciò è in noi, tutto ciò è in me ed è la parte migliore di me-stesso. »

*Biografia tratta dal libretto del CD Melodie hébraiche, vol. 1, et Melodie hébraiche, vol. 2, Collezione Classici, Le Edizioni IEMJ, 2016 e 2021
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