Di Nathalie Bardon, sua figlia
Figlio di Fernand Halphen (1872-1917) e di Alice de Koenigswarter (1878-1963), Georges Halphen fu un appassionato collezionista d’arte pienamente coinvolto nella vita pubblica.
Commandeur de la Légion d’Honneur, officier des Palmes Académiques, commandeur de l’Ordre du Mérite Agricole, commandeur des Arts et des Lettres, médaille de la jeunesse et des sports, médaille d’or départementale et communale, sindaco onorario di La Chapelle-en-Serval dopo 35 anni di mandato, Georges Halphen è nato il 9 marzo 1913 nel XV arrondissement di Parigi ed è morto il 6 maggio 2003, all’età di 90 anni.
Aveva solo 4 anni quando il padre morì il 16 maggio 1917 di difterite contratta al fronte. Cresce con la sorella Henriette Halphen (1911-2002) e la madre tra l’hotel di rue Dumont-d’Urville a Parigi e La Chapelle-en-Serval (Oise), dove il padre aveva commissionato all’architetto Guillaume Tronchet la costruzione di un sontuoso castello tra il 1907 ed il 1911. [1]Il castello, che originariamente ospitava un teatro, è stato venduto all’inizio degli anni ’90 e ribattezzato “Chateau Hôtel Mont Royal”. Attualmente è di proprietà di una catena … Lire la suite.
Il 25 gennaio 1938 Georges Halphen sposa Janine Delamare de Boutteville (1908-2005). Nel 1941 incontra Michèle Bossoutrot (1918-1995), figlia del famoso aviatore Lucien Bossoutrot (1890-1958)[2]Si veda anche la sua biografia su https://www2.assemblee-nationale.fr/sycomore/bio/(num_dept)/998. Bossoutrot, che faceva parte di una rete di resistenza nella regione del Lot, accolse Georges e sua madre Alice nella sua casa di Boussac. Dal 1° dicembre 1942 al 20 settembre 1944, Georges partecipa alle operazioni di resistenza della rete Buckmaster (Hilaire-WHEELWRIGHT) che organizza operazioni di sabotaggio e paracadutismo in tutta la Francia. Nel 1944 Georges si sposò per la seconda volta con Michèle Bossoutrot, dalla quale ebbe due figli: Stéphane, nato nel maggio 1942, e Nathalie, nata nel novembre 1945. Nel 1950 ha sposato per la terza volta Monique de Rothschild (1925-2018), dalla quale ha poi divorziato per tornare a vivere con Janine Delamare de Boutteville.
Durante i due anni trascorsi in clandestinità nel Lot, Georges impara a lavorare la terra, cosa che lo porta a trasferirsi a La Chapelle-en-Serval dopo la liberazione, nella casa di caccia costruita dal padre. Appassionato di agricoltura, si specializza nella coltivazione di erba per l’allevamento di cavalli e bovini presso l’INRA (Institut national de la recherche agronomique), dove conosce René Dumont, fondatore del movimento ecologista, anch’egli agricoltore di sinistra. Alleva anche bovini Charolais e cavalli da corsa presso l’Haras de la Censière.
Molto legato al suo villaggio, Georges Halphen è stato sindaco di La Chapelle-en-Serval per 35 anni. Sviluppò una serie di progetti infrastrutturali, tra cui un complesso scolastico, una scuola secondaria, uno stadio ed alloggi sociali, per i quali donò un grande appezzamento di terreno ed un piccolo edificio per creare un ufficio postale. In seguito fece acquistare al Comune una bella casa di Napoleone III, con un grande parco, che divenne il nuovo municipio di La Chapelle-en-Serval, rendendolo uno dei municipi più belli del Cantone. Presiedette anche la commissione urbanistica per lo Schéma directeur d’aménagement et d’urbanisme de la Vallée de Lisieux.
Fin da piccolo Georges è stato attratto dall’arte e dall’archeologia. Uno dei suoi viaggi lo portò a Bali nel 1938, un’isola meravigliosa con pochi turisti all’epoca. Viaggiò molto in Asia, in particolare in Cambogia, e sviluppò una passione per l’arte della regione. Nel corso degli anni costruì una notevole collezione di arte asiatica (dalla Cina all’Egitto), che comprendeva alcuni oggetti molto belli, che donò a diversi musei, tra cui il Musée Guimet, il Musée du quai Branly (noto anche come Musée des arts premiers) ed il Musée d’Orsay, che ricevette un ritratto di suo padre Fernand Halphen enfant, (Fernand Halphen da bambino,) dipinto da Renoir.
Affascinato dagli indios peruviani e dalla loro civiltà, Georges Halphen collezionò, verso la fine della sua vita, gli abiti di piume ed i costumi mortuari che avvolgevano i morti nelle loro tombe, appannaggio dei re e dell’élite dell’impero Inca che, secondo le credenze, possedevano poteri mistici. Affascinato dall’argomento, nel giugno 2003 organizzò una mostra alla Maison de l’Amérique latine, alla quale purtroppo non poté partecipare, morendo prima del tempo, il 6 maggio 2023.
Nel novembre 2023, tutte le sue collezioni sono state messe in vendita dalla famosa Casa d’aste Christie’s.
Georges Halphen lascia l’immagine di un uomo appassionato, affascinante e di grande rettitudine morale. Nel 1992, insieme alla sorella Henriette Halphen-Schumann, ha creato la Fondazione Alice e Fernand Halphen, sotto l’egida della Fondation de France, che per anni ha sostenuto il lavoro di Yuval, association française pour la préservation des traditions musicales juives, (un’associazione francese per la conservazione delle tradizioni musicali ebraiche).
Per saperne di più su Georges Halphen
1 | Il castello, che originariamente ospitava un teatro, è stato venduto all’inizio degli anni ’90 e ribattezzato “Chateau Hôtel Mont Royal”. Attualmente è di proprietà di una catena di alberghi di lusso |
---|---|
2 | Si veda anche la sua biografia su https://www2.assemblee-nationale.fr/sycomore/bio/(num_dept)/998 |