Circoncisione (Brit-Mila)

I suoi rituali e la sua musica

Di Ephraim Kahn

La circoncisione, nota anche come Brit-Mila (בְרִית מִילָה), segna l’ingresso del neonato maschio nell’Alleanza abramitica e nell’ovile del popolo ebraico.

La cerimonia

Come ogni fase della vita ebraica, la cerimonia della circoncisione segue un rito codificato. Come potrebbe essere altrimenti? – con un pasto festivo.

All’ottavo giorno di vita, il bambino – se sano – viene portato nella stanza dove sono riuniti parenti ed amici. Quando la cerimonia si svolge in sinagoga, è spesso un evento comunitario.

I mobili sono disposti in modo preciso: al centro c’è un trono conosciuto come la sedia del profeta Elia. È qui che il bambino viene posto, a volte sulle ginocchia del Sandak[1]Il Sandak è la persona che tiene il bambino maschio sulle cosce o sulle ginocchia durante la circoncisione. A seconda della tradizione, questa posizione può essere occupata dal nonno o dal padre … Lire la suite. Un tavolo al lato della strada contiene gli effetti personali del Mohel, il circoncisore.

Il bambino viene spesso accolto con un canto di benvenuto: “Benedetto sei tu, fedele congregazione” (Berukhim Atem). Dopo la lettura di vari versetti, che variano da comunità a comunità, si recita la benedizione e si esegue la circoncisione.

Berukhim Atem (Djerba – Tunisia)

Herve Roten, Circoncisione, Grand Quartier Djerba – Sett. 1994

Le parole di Berukhim Atem provengono da una poesia molto diffusa, il cui autore è sconosciuto. Nel 1994, Hervé Roten ne fece una registrazione sul campo durante una missione a Djerba con Israel Adler e Simha Arom. Segnato dalla recitazione guidata dal cantore della comunità, racconta l’esperienza nel suo libro Musiques liturgiques juives, Parcours et escales :

« Ya’aqov B’shiri è seduto su una sedia. Rughe profonde gli segnano la fronte come le corde del suo ûd. Con voce consumata dall’età, intona una piyyut che gli uomini ripetono a squarciagola. Otto giorni fa è nato un bambino nella famiglia Zaken. Questo giorno di circoncisione segna il suo ingresso nella comunità degli ebrei di Djerba, ed i canti che lo accolgono lo seguiranno per tutta la vita »[2]Musiques liturgiques juives, Parcours et escales, Ed. Cité de la musique / Actes Sud, 1998, p. 95

Berukhim atem (Djerba) – Transcription by Robert Lachmann ca. 1929

Non appena il bambino viene accolto ed anche prima, il pubblico spesso intona un canto alla gloria del profeta Elia. Due figure bibliche sono associate a questa cerimonia: il patriarca Abramo ed il profeta Elia. Il primo ricevette l’ordine divino di entrare nell’Alleanza circoncidendo se stesso ed i suoi discendenti maschi. Il secondo, in accordo con un insegnamento degli antichi Saggi, visita le assemblee di circoncisione di tutte le generazioni, testimoniando la fedeltà del suo popolo all’Alleanza.

Eliyahou Hanavi – Ensemble vocal de la synagogue de Versailles

Eli Eliyahou Hanavi – Haim Harboun

Per la circoncisione sono stati scritti anche altri poemi liturgici. Due di esse, Efta’h sefatay berinah [3]versi alternati in ebraico e provenzale e Messiès qu’entendes[4]poesia interamente in provenzale, sono state pubblicate dall’IEMJ nell’album Musiques Judéo-Françaises des XVIIIe et XIXe Siècles.

Efta’h sefatay berinah – Adolphe Attia

Messiès qu’entendes – Adolphe Attia

 

Zeved ha-Bat, celebrazione della nascita di una figlia

Nella tradizione ebraica non esiste un equivalente femminile della circoncisione. Tuttavia, la celebrazione della nascita di una bambina è ormai diffusa. Oltre a dare il nome alla bambina da parte del padre in sinagoga – durante una salita alla Torah seguita da una preghiera per la salute della madre e della bambina – si organizza una festa per la famiglia e gli amici.

Il termine Zeved ha-Bat, che può essere tradotto come “regalo di una ragazza”, è stato utilizzato oggi per descrivere sia l’appuntamento che la celebrazione. Nessun canto tradizionale è menzionato in modo specifico. Nel XX secolo, il principale poeta dell’ebraismo marocchino, il rabbino David Bouzaglo, ha scritto il primo piyyut (canto poetico liturgico) per l’occasione: Qiryatenou melea nehora (La nostra città è piena di luce), su una melodia di Farid El Atrache, Ya ritni tir.

Più recentemente, il poeta israeliano Almog Behar gli ha dedicato una poesia, nell’ambito del progetto Bo-ou legani, sotto la direzione musicale di Yaïr Harel. Il poema, intitolato Yalda yulda lanu, è ambientato su una melodia nuziale del ladino, Seniora novia.

Zeved Habbat – Jo Amar

Yalda yulda lanu (Seniora novia)

Vedi altri documenti sulla Brit-Mila nelle nostre collezioni

Ordina l’album Musiques Judéo-Françaises des XVIIIe et XIXe Siècles prodotto dall’IEMJ

References
1 Il Sandak è la persona che tiene il bambino maschio sulle cosce o sulle ginocchia durante la circoncisione. A seconda della tradizione, questa posizione può essere occupata dal nonno o dal padre del bambino, oppure da un leader religioso o da una persona da onorare
2 Musiques liturgiques juives, Parcours et escales, Ed. Cité de la musique / Actes Sud, 1998, p. 95
3 versi alternati in ebraico e provenzale
4 poesia interamente in provenzale

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